"La sentenza del Tribunale di Roma del 6 maggio 2019 si colloca nell'ampio dibattito delle sentenze torinesi (quella di primo grado n.778 del 7 maggio 2018 e quella di appello n. 26 del 4 febbraio 2019), rese nella nota vicenda dei riders Foodora e del Tribunale di Milano (sentenza n. 1853 del 10 settembre 2018)con riferimento ai rider di Glovo, altro colosso del food delivery.
Al contrario di quanto sostenuto dai primi commentatori, tale decisione non pare affatto "innovativa" in quanto fa proprie le conclusioni della citata Corte di Appello di Torino cercando, questo è vero, di "sviluppare" i criteri di interpretazione dell'art.2, comma 1, D.lgs. n. 81/2015 ma senza apprezzabili risultati."
Così Ornella Girgenti, partner dello Studio Tosi e associati, nella nota pubblicata dalla Guida al Lavoro del Sole 24 Ore relativa alla recente sentenza del Tribunale di Roma che si è occupato di un caso riguardante dei collaboratori di un call center impiegati in attività di supporto tecnico via telefono, cosiddetto out bound.