Il Giudice del Lavoro di Torino ha dato ragione a Foodora. La multinazionale del food delivery, assistita dal professor avvocato Paolo Tosi e dagli avvocati Ornella Girgenti e Giovanni Realmonte, ha vinto la causa intentata da alcuni rider che sostenevano di essere lavoratori subordinati anziché autonomi.
Il Giudice ha altresì respinto le domande risarcitorie avanzate dai ricorrenti che, in relazione ai dispositivi di geolocalizzazione, lamentavano la violazione del divieto di controllo a distanza ex art. 4 S.L. e della disciplina a tutela della privacy. Rigettate anche le domande di risarcimento per la pretesa violazione della normativa antinfortunistica.
Lo Studio Tosi e Associati ottiene pertanto un significativo successo nella prima causa riguardante il settore del food delivery e, più in generale, della cosiddetta gig economy.