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Per il requisito delle 30 giornate ai fini Naspi valgono anche giorni senza attività lavorativa

Con la sentenza n. 13558/2025, la Corte di Cassazione estende il computo a giorni retribuiti e contributivi anche in assenza di prestazione, escludendo dal calcolo i periodi di sospensione tutelati dalla legge
05/06/2025
 
Per il raggiungimento del requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo per accedere alla Naspi - ora non più necessario -, la Corte di Cassazione con la sentenza n. 13558/2025 stabilisce che valgono anche alcuni giorni in cui non c’è stata attività lavorativa.
I giudici di legittimità richiamano in particolare due principi di diritto: 
 
- il requisito delle 30 giornate “risulta integrato - oltre che da giornate di ferie e/o riposto retribuito - da ogni giornata che dia luogo al diritto del lavoratore alla retribuzione e alla relativa contribuzione”;
- “ai fini del computo dei ‘dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione’ si escludono (sono neutralizzati) i periodi di sospensione del rapporto di lavoro per cause tutelate dalla legge, impeditive delle reciproche prestazioni”.

 
 




 
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