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Licenziamento: immediatezza della contestazione intesa in senso relativo

La Suprema Corte, con la sentenza n. 16088/2024, afferma che la tempestività della contestazione nel licenziamento disciplinare dipende dalle circostanze specifiche, con valutazione insindacabile se motivata adeguatamente
16/06/2024
Con l'ordinanza n. 16088/2024, la Corte di Cassazione ribadisce il concetto di immediatezza della contestazione in materia di licenziamento disciplinare.
 
I giudici sottolineano che questo principio deve essere interpretato in senso relativo, considerando i motivi che possono causare un ritardo, come il tempo necessario per accertare i fatti e la complessità della struttura organizzativa dell'impresa. La valutazione spetta al giudice di merito ed è insindacabile in sede di legittimità, purché supportata da una motivazione adeguata e priva di vizi logici.

 
 




 
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