La Corte Costituzionale si è pronunciata a fronte dei dubbi di legittimità costituzionale sulla norma (articolo 14, comma 3, del Dl n. 4/2019) sollevati dal giudice del lavoro di Trento, relativamente al divieto di cumulo tra la pensione anticipata con quota 100 e i redditi da lavoro.
La Consulta ribadisce la legittimità del divieto, con la sola eccezione di quelli da lavoro autonomo occasionale fino a 5mila euro lordi annui. In attesa del deposito della sentenza, la Corte Costituzionale ha precisato che la questione è stata dichiarata non fondata «poiché le situazioni di cui si discute non sono comparabili. Il lavoro autonomo occasionale entro il limite di 5mila euro lordi annui non dà luogo, infatti, a obbligo contributivo», Inoltre, spiega la Corte, la «preclusione assoluta di svolgere lavoro subordinato, che la disciplina del pensionamento anticipato Quota 100 impone, si giustifica perché la richiesta agevolata di uscire anticipatamente dal lavoro entrerebbe in netta contraddizione» con la prosecuzione di una prestazione di lavoro.