Il Rapporto annuale 2024 sulle attività ispettive di INL, INPS e INAIL evidenzia un netto potenziamento delle azioni di vigilanza sul lavoro, con 158.069 accessi ispettivi, in aumento del 42% rispetto al 2023. Il personale impiegato ammonta a 4.585 unità, con una previsione di ulteriori assunzioni nel 2025. L’INL ha registrato un incremento del 59% delle ispezioni, INPS del 5%, mentre l’INAIL ha segnato un calo del 12%.
Le irregolarità riscontrate sono state significative: su 108.267 ispezioni, 80.245 hanno evidenziato violazioni (74% del totale), coinvolgendo oltre 327.000 lavoratori, di cui 23.401 in nero. Il recupero complessivo di contributi e premi evasi ha superato 1,2 miliardi di euro. L’ambito della vigilanza tecnica (salute e sicurezza) è cresciuto del 126%, con oltre 83.000 violazioni accertate, più del doppio rispetto al 2023.
Il settore edile e il terziario risultano tra i più ispezionati e irregolari, seguiti dall’industria e dall’agricoltura. Il fenomeno del lavoro nero ha coinvolto 19.008 lavoratori, di cui 1.368 privi di permesso di soggiorno, mentre i casi di caporalato rilevati sono stati 1.226. Le interposizioni fittizie di manodopera sono cresciute del 17,6%.
I provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali sono saliti a 15.002 (+34%), di cui il 37% legati a gravi violazioni in materia di sicurezza. In parallelo, le conciliazioni monocratiche – strumento per risolvere conflitti lavorativi – sono aumentate, con 16.255 avviate (74% con esito positivo quando le parti si sono presentate). Le diffide accertative sono state 13.503, di cui 10.332 già esitate.
Il report evidenzia anche una marcata attività di promozione della legalità: nel 2024 sono stati organizzati 955 incontri informativi (+27% rispetto al 2023), raggiungendo quasi 80.000 partecipanti. In sintesi, il documento mostra un’azione ispettiva sempre più mirata, intensiva e integrata, con l’obiettivo di contrastare efficacemente il lavoro irregolare e migliorare le condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro.