Se il dirigente pubblico non riceve parte della retribuzione di posizione, può avere diritto a un corrispondente incremento della retribuzione di risultato. Queste, in sintesi, le conclusioni della Suprema Corte nella sentenza n. 35581 del 20 dicembre 2023.
Nell'amministrazione pubblica i dirigenti godono di una retribuzione che viene definita “accessoria” e che si compone di due voci: la retribuzione “di posizione” e la retribuzione “di risultato”. La prima è erogata come compenso per le responsabilità derivanti dalle mansioni svolte, mentre la seconda è volta a incentivare la performance ed è strettamente connessa agli obiettivi raggiunti.
I giudici di legittimità hanno stabilito che, se la Pa non completa il procedimento per adottare il provvedimento di graduazione delle funzioni e di pesatura degli incarichi, che incide sulla retribuzione di posizione, il dirigente interessato può richiedere il risarcimento del danno da perdita di chance.
Aggiungono inoltre che se per qualsiasi motivo il dirigente non riceve una parte della retribuzione di posizione, questo può avere diritto ad un incremento corrispondente della retribuzione di risultato relativa al medesimo anno, a patto che vi siano importi sufficienti sul relativo fondo