Temi
 

Il premio fedeltà sconta i contributi previdenziali

Il premio fedeltà corrisposto dall'azienda al prestatore in prossimità della pensione è assoggettato a contribuzione come normale emolumento. Lo chiarisce la Cassazione con la sentenza n. 5948/18
22/03/2018
A seguito di un accertamento ispettivo, l’INPS ha contestato al datore di lavoro il mancato versamento dei contributi previdenziali sull’indennità (di 3 mensilità) corrisposta ai lavoratori con determinata anzianità di servizio al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
La società ha proposto opposizione sostenendo che l’indennità erogata al personale alla cessazione del rapporto costituisse una integrazione o maggiorazione dell’indennità di anzianità e fosse pertanto esclusa dall’imponibile contributivo.
 
La Corte di appello di Milano ha respinto l’opposizione della società ritenendo l’emolumento de quo non assimilabile all’indennità di anzianità in quanto volto alla fidelizzazione del rapporto di lavoro.
 
Tale statuizione è stata confermata dalla Suprema Corte per la quale ai fini dell’imponibilità previdenziale non rileva – come sostenuto dalla società – il momento di erogazione (alla cessazione del rapporto) bensì la natura giuridica dell’indennità corrisposta ai lavoratori che è strettamente connessa alla sua finalità, finalità che i giudici di appello avevano correttamente individuato nella fidelizzazione del dipendente in corso di rapporto lavorativo

 
 




 
Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001. Il sito non ha fini di lucro e le immagini pubblicate sono prevalentemente tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo a amministrazione@tosieassociati.it. Saranno immediatamente rimosse.