Temi
 

Formazione e obbligo di repêchage

Obbligo di repêchage: al dipendente non spetta la formazione al fine del suo ricollocamento in azienda (Cassazione, n. 10627/2024)
15/05/2024
Il 19 aprile 2024, la Corte di Cassazione ha emesso un'ordinanza (n. 10627/2024) riguardante l'obbligo di repêchage nel contesto del licenziamento per giustificato motivo oggettivo (g.m.o.). Questo obbligo, stabilito dalla giurisprudenza, impone al datore di lavoro di valutare tutte le possibilità di ricollocamento del lavoratore prima di procedere al licenziamento, anche in mansioni inferiori, ma limitatamente a quelle fungibili con quelle del lavoratore.
 
Nel caso in esame, un operaio del settore calzature aveva impugnato il suo licenziamento, sostenendo che l'azienda non avesse rispettato l'obbligo di repêchage. La corte territoriale aveva giudicato legittimo il licenziamento, rilevando l'infungibilità delle mansioni dell'operaio con quelle impiegatizie (addetto alle vendite e marketing e-commerce) e la diversa formazione richiesta.
 
L'operaio sosteneva che le mansioni fossero fungibili e che l'azienda dovesse formarlo per le nuove mansioni. Inoltre, indicava come contraddittorio l'assunzione di una nuova addetta al web subito dopo il suo licenziamento e la presenza di stagisti che avrebbero potuto essere assunti stabilmente.
 
La Suprema Corte ha confermato la decisione della corte d'appello, affermando che l'obbligo di repêchage riguarda solo mansioni fungibili e non impone al datore di lavoro di organizzare corsi di formazione per il ricollocamento. La posizione di addetta al web non era compatibile con le competenze dell'operaio, e quindi non poteva essere considerata per il repêchage. La formazione per competenze completamente diverse, in una categoria differente, non è richiesta e non giustifica un ulteriore aggravio economico per l'azienda, specialmente in caso di crisi.

 
 




 
Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 2001. Il sito non ha fini di lucro e le immagini pubblicate sono prevalentemente tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo a amministrazione@tosieassociati.it. Saranno immediatamente rimosse.