È considerato legittimo il licenziamento per giusta causa di un lavoratore che, approfittando delle pause lavorative, trascorreva periodi eccessivi al bar con i colleghi. Lo ha stabilito l’ordinanza n. 27610/2024 della Corte di Cassazione.
Nel caso specifico, il dipendente, incaricato di mansioni di coordinamento, era stato licenziato dopo ripetute assenze ingiustificate; attraverso le indagini di un’agenzia investigativa, era infatti emerso che in diverse occasioni si intratteneva in conversazioni con i colleghi, sfruttando le pause previste dall’orario di lavoro.
La Corte ha confermato la decisione della Corte d’Appello, ritenendo la sanzione proporzionata: tali assenze costituivano un utilizzo improprio del tempo di lavoro, e la ripetitività delle violazioni era considerata aggravante, sia per il ruolo di responsabilità del lavoratore che per il pregiudizio all’efficienza del servizio di raccolta rifiuti.