E' legittimo il licenziamento disciplinare comminato al lavoratore per ripetuto abuso di permessi sindacali. Così la sentenza n. 17287 della Corte di Cassazione del 27 maggio 2022.
I giudici di legittimità hanno rigettato il ricorso con cui un dipendente aveva impugnato la decisione di merito, confermativa del licenziamento per giusta causa irrogatogli dal datore di lavoro. Nella sentenza di appello si richiamava l'oggettiva incompatibilità di gran parte delle attività svolte dal dipendente - sorpreso, a seguito di un'indagine investigativa, mentre si recava al bar cittadino più volte nell’arco della giornata - con quelle proprie del suo incarico.
I risultati dell'indagine venivano inoltri confermati da una prova testimoniale. A fronte di ciò, secondo la sentenza della Suprema corte che confermava quella di appello, l'onere della prova passa al lavoratore.
Nello specifico, la sentenza della Corte di Cassazione, nel rigettare il ricorso del lavoratore, conferma la correttezza dell'operato dei giudici di merito, non ritenendo in alcun modo ravvisabile nella sentenza impugnata, un sovvertimento dell'onere probatorio in tema di giusta causa di licenziamento.