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Il licenziamento può essere discriminatorio anche con motivazione organizzativa valida

Cassazione, ordinanza n. 460/2025: necessaria l’indagine sulla discriminazione in presenza di categorie protette
15/01/2025
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 460/2025, chiarisce che un licenziamento, pur fondato su una motivazione economico-organizzativa genuina, potrebbe risultare “direttamente o indirettamente discriminatorio”.
 
Nel caso analizzato, una manager d’azienda, unica dirigente appartenente a una categoria protetta “in quanto portatrice di handicap”, era stata licenziata per una riorganizzazione aziendale e la soppressione del suo ruolo. La Corte ha criticato i giudici di merito per non aver indagato sulla possibile discriminazione, nonostante la ragione organizzativa addotta, contraddicendo il consolidato orientamento giurisprudenziale in materia.

 
 




 
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