Con la sentenza n. 16994/2024, la Corte di Cassazione ha stabilito che la presentazione di documenti falsi o dichiarazioni mendaci durante la fase di accesso al pubblico impiego comporta la decadenza dal servizio e la nullità del contratto, qualora tali atti determinino la mancanza di un requisito essenziale che avrebbe reso impossibile l’assunzione. I giudici precisano inoltre che le dichiarazioni o la documentazione falsa presentate al momento dell'assunzione o con lo scopo di ottenerla possono portare al licenziamento disciplinare, purché tale misura sia proporzionata alla gravità del comportamento, tenendo conto di tutte le circostanze del caso.