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Falsi documenti e dichiarazioni mendaci nel pubblico impiego: nullità del contratto e decadenza dal servizio

La Corte di Cassazione stabilisce che la mancanza di requisiti essenziali causata da false dichiarazioni può portare al licenziamento disciplinare proporzionato alla gravità del comportamento
20/07/2024
Con la sentenza n. 16994/2024, la Corte di Cassazione ha stabilito che la presentazione di documenti falsi o dichiarazioni mendaci durante la fase di accesso al pubblico impiego comporta la decadenza dal servizio e la nullità del contratto, qualora tali atti determinino la mancanza di un requisito essenziale che avrebbe reso impossibile l’assunzione. I giudici precisano inoltre che le dichiarazioni o la documentazione falsa presentate al momento dell'assunzione o con lo scopo di ottenerla possono portare al licenziamento disciplinare, purché tale misura sia proporzionata alla gravità del comportamento, tenendo conto di tutte le circostanze del caso.

 
 




 
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