Con l'ordinanza 20913 del 30 settembre 2020, la Suprema Corte ha confermato la pronuncia di merito circa la nullità, per contrarietà a norma imperativa, di una conciliazione siglata in sede giudiziale con la quale una pubblica amministrazione ha riconosciuto ad un lavoratore un inquadramento superiore rispetto a quello al medesimo spettante in virtù della disciplina legale e contrattuale di riferimento.
Il numero 42 della Guida al Lavoro del Sole 24 Ore pubblica una nota di Elisa Puccetti e Paolo Tosi.
La pubblicazione è scaricabile in allegato.