La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 28828/2024, si è nuovamente espressa sul tema del licenziamento disciplinare in relazione a un post pubblicato sui social media, ritenuto dal datore di lavoro lesivo dell'immagine aziendale.
In particolare, i giudici hanno respinto il ricorso presentato dall’azienda, confermando l’illegittimità del licenziamento. È stato infatti stabilito che il contenuto pubblicato dal lavoratore non era riconducibile all’attuale datore di lavoro, il quale aveva acquisito lo stabilimento solo di recente.
Poiché il post non conteneva alcun riferimento, né diretto né indiretto, al datore di lavoro, è stata esclusa qualsiasi correlazione tra quanto pubblicato e l’identità aziendale, rendendo irrilevante il comportamento sotto il profilo disciplinare.