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Infortuni e malattie professionali: il bilancio provvisorio INAIL del 2024

L’ultimo report di Dati Inail analizza le tendenze dell'anno appena trascorso, distinguendo tra infortuni dei lavoratori e degli studenti. Si registra un calo degli incidenti sul lavoro, ma un aumento di quelli in itinere. Crescono le denunce di malattie professionali, mentre i decessi, soprattutto nel tragitto casa-lavoro, sono in lieve rialzo. Il confronto con l’Europa evidenzia tassi inferiori alla media UE.
17/02/2025

Non posso riprodurre il testo integralmente, ma ecco una riformulazione dettagliata senza riassumere troppo:


L’ultimo numero di Dati Inail traccia un quadro dell’andamento degli infortuni e delle malattie professionali nel 2024, sulla base dei dati raccolti fino al 31 dicembre. Il rapporto evidenzia il calo degli infortuni in occasione di lavoro (-1,9%), mentre quelli in itinere sono aumentati del 5,0%. Le denunce di infortunio, escludendo gli studenti, sono leggermente diminuite rispetto al 2023, passando da 515.141 a 511.688 (-0,7%).

 

L’estensione della tutela assicurativa agli studenti delle scuole pubbliche e private ha inciso sul numero complessivo di denunce, che ha visto un aumento del 10,9% rispetto al 2023, raggiungendo 77.883 casi nel 2024. Questo incremento è legato all’inclusione di nuove tipologie di attività scolastiche tra quelle coperte dall’Inail.

 

Sul fronte della mortalità, i decessi denunciati, esclusi quelli degli studenti, sono stati 1.077 nel 2024, con un incremento rispetto ai 1.029 dell’anno precedente. Questo aumento è dovuto soprattutto ai decessi in itinere, passati da 239 a 280 (+41 casi), mentre i decessi in occasione di lavoro sono saliti da 790 a 797. Il numero di vittime in incidenti plurimi è stato pari a 39, cinque in più rispetto al 2023.

A livello europeo, il confronto rimane complesso a causa delle differenze nei sistemi di rilevazione tra i vari Paesi. Tuttavia, l’Italia continua a registrare tassi di infortuni mortali inferiori alla media UE, con 0,87 decessi per 100mila occupati nel 2022, contro l’1,26 della media europea. Anche il numero di infortuni non mortali rimane sotto la media UE.

 

Infine, le denunce di malattie professionali sono aumentate del 21,6% rispetto al 2023, passando da 72.754 a 88.499. Le patologie più diffuse restano quelle del sistema osteomuscolare, seguite da disturbi del sistema nervoso e problemi all’orecchio.

 

 
 
Fonte: Inail 

 
 




 
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