Ove il datore di lavoro sospetti la sussistenza di illeciti del personale eccedenti il mero inadempimento della prestazione ed incidenti sul patrimonio aziendale (nel caso in esame ammanchi di cassa) può disporre controlli sul personale medesimo dandone incarico ad agenzia investigativa.
Questa in sintesi la conclusione cui è arrivata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 14454 del 9 giugno 2017, con cui è stata confermata la sentenza d'appello in cui i giudici di merito avevano rigettato l’impugnazione del licenziamento promossa dall’ex dipendente in quanto avevano rtenuto legittimo l’utilizzo di un’agenzia investigativa da parte del datore di lavoro per l’accertamento dei fatti posti alla base del licenziamento (ripetuti ammanchi di cassa). La sentenza d'apello rilevava che gli elementi forniti erano stati raccolti in un apprezzabile lasso di tempo ed avevano riguardato molteplici episodi, trovando in ogni caso conferma nelle verifiche contabili operate dalla società e ritualmente documentate.