Per i giudici della Suprema Corte il limite di durata (quinquennale) dei contratti a termine siglati con personale dirigenziale deve riferirsi al singolo contratto e, comunque, l’eventuale superamento della durata massima non determina la conversione in rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Come rilevato dalla Suprema Corte, tale interpretazione è conforme alla normativa comunitaria, e correlata giurisprudenza, che consente la stipulazione di contratti a termine per “ragioni oggettive” che possono riferirsi proprio alla natura ed alle caratteristiche dell’attività espletata dal lavoratore.