È antisindacale imporre ai lavoratori procedure che li costringano ad anticipare la scelta di scioperare

La Cassazione, ordinanza n. 29740/2025, conferma che il datore può organizzarsi contro gli effetti dello sciopero, ma senza incidere sulla libertà di adesione sino all’inizio dell’astensione
22/11/2025
Con l’ordinanza n. 29740 dell’11 novembre 2025, la Cassazione afferma che devono essere considerate antisindacali le condotte datoriali idonee a comprimere la facoltà del lavoratore di scegliere se aderire o meno allo sciopero sino all’inizio dello stesso, confermando la decisione della Corte d’Appello che aveva accolto il ricorso ex art. 28 Stat. lav. proposto dalla O.S. avverso la condotta societaria consistente nell’imporre ai dipendenti scioperanti l’adempimento anticipato di alcune procedure, ritenute tali da costringerli a manifestare in anticipo la propria intenzione di aderire all’astensione, e precisando che, pur non essendo il diritto di sciopero incompatibile con il potere organizzativo del datore – il quale può adottare mezzi legali per limitare i danni materiali derivanti dall’agitazione sindacale –, tali misure devono comunque rispettare l’esercizio del diritto costituzionale di sciopero, principio che nel caso di specie non risulta osservato, con conseguente rigetto del ricorso aziendale.
 
 




 
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