Spetta esclusivamente al datore di lavoro la valutazione in merito alla possibilità o meno di spostare ad altre mansioni la lavoratrice in stato di gravidanza: è uno dei punti evidenziati dall’Ispettorato del lavoro nella nota 5944/2025.
Il datore, precisa l’Inl, è tenuto anche a considerare l’efficienza dell’organizzazione aziendale, come già rimarcato nella nota 7553/2013 che evidenziava il potere esclusivo del datore, tenuto conto che è l’unico soggetto in grado di conoscere l’effettiva organizzazione aziendale.