Con la sentenza n. 500 del 13 ottobre 2025, la Corte di Appello di Bologna ha stabilito che, quando un lavoratore subisce due licenziamenti successivi, l’azione giudiziale volta a contestarne solo uno è priva di interesse ad agire.
Nel caso esaminato, il dipendente aveva impugnato entrambi i recessi in via stragiudiziale, ma aveva proposto ricorso in tribunale solo contro il primo. Il giudice di primo grado aveva rigettato il ricorso, rilevando che, anche se il primo licenziamento fosse stato dichiarato illegittimo, il rapporto di lavoro sarebbe comunque cessato a causa del secondo provvedimento espulsivo.
La Corte ha confermato questa impostazione, precisando che il datore di lavoro può intimare un secondo licenziamento solo se fondato su ragioni sopravvenute o non conosciute al momento del primo, ma la sua efficacia resta subordinata all’eventuale annullamento del primo recesso. In ogni caso, il lavoratore deve impugnare entrambi i licenziamenti, poiché la mancata contestazione di uno di essi comporta la definitiva risoluzione del rapporto di lavoro.