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Contratti a termine: proroga al 31 dicembre 2026 per la causale “libera” definita tra le parti

Prorogata di un anno la possibilità di superare i 12 mesi con causali tecnico-organizzative o produttive concordate tra datore e lavoratore quando manca la contrattazione collettiva.
09/09/2025

Con la legge 8 agosto 2025 n. 118, che ha convertito il DL 30 giugno 2025 n. 95 (“Disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, nonché interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali”), viene prorogata al 31 dicembre 2026 la disciplina sui contratti a termine introdotta dal DL Lavoro 48/2023 e già prorogata per il 2025 dal Milleproroghe.

 

Il nuovo comma 6-bis inserito nell’art. 14 del DL 95/2025 stabilisce infatti che, in assenza di specifiche causali previste da contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali, le parti possano continuare a concordare direttamente le ragioni tecniche, organizzative o produttive necessarie per superare il limite di dodici mesi di durata “acausale”, fermo restando il tetto massimo di ventiquattro mesi fissato dall’art. 19 del d.lgs. 81/2015.

 

In sintesi, anche per tutto il 2026 sarà quindi possibile prolungare un rapporto a tempo determinato oltre l’anno, fino a due anni complessivi, utilizzando una causale liberamente individuata fra datore e lavoratore, purché la materia non sia già regolata dalla contrattazione collettiva.


 
 




 
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