Con l’ordinanza n. 25038 dell’8 ottobre 2025, la Corte di Cassazione ha stabilito che i lavoratori iscritti a università telematiche possono usufruire dei permessi studio retribuiti solo se dimostrano di aver seguito effettivamente le lezioni in orari e giorni coincidenti con il proprio orario di servizio.
La Suprema Corte ha chiarito che, in assenza di tale prova, la flessibilità delle piattaforme online non può essere invocata per ottenere i permessi, che restano legati alla sovrapposizione effettiva con il tempo di lavoro. La decisione si inserisce nel solco della giurisprudenza che valorizza la verifica concreta della frequenza e tutela l’equilibrio tra diritto allo studio e esigenze organizzative del datore di lavoro.