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Intelligenza artificiale: il Senato approva in via definitiva il disegno di legge 1146-B

La nuova legge quadro sull’IA, approvata il 17 settembre 2025, introduce principi e divieti per garantire decisioni giudiziarie esclusivamente umane e tutele rafforzate per i lavoratori contro controlli invasivi
18/09/2025
 Il 17 settembre 2025 il Senato ha dato il via libera definitivo al disegno di legge n. 1146-B, recante Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale. Il provvedimento, che attende ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si pone come primo quadro normativo nazionale dopo il Regolamento UE 2024/1689, fissando principi generali e deleghe per i futuri decreti attuativi. Tra i settori più interessati figurano giustizia e lavoro.
 
Giustizia
  • Decisioni riservate al magistrato – Il testo esclude che l’intelligenza artificiale possa sostituire l’attività interpretativa e valutativa del giudice. Restano quindi di esclusiva competenza umana l’interpretazione e l’applicazione della legge, la valutazione dei fatti e delle prove, l’adozione di provvedimenti. 
  • Niente giustizia predittiva – Pur non utilizzando espressamente questa formula, la legge vieta l’impiego di sistemi capaci di fornire decisioni o pronostici vincolanti sull’esito dei giudizi. 
  • Uso ammesso solo per funzioni di supporto – L’IA potrà essere utilizzata a fini organizzativi, amministrativi e di ausilio, ad esempio per la gestione documentale, l’ottimizzazione dei flussi procedurali, la ricerca giurisprudenziale e dottrinale. Ogni sperimentazione dovrà essere autorizzata dal Ministero della Giustizia fino all’entrata in vigore del regolamento europeo. 
Lavoro
  • Tutela della dignità e dei diritti fondamentali – L’adozione di strumenti basati su intelligenza artificiale è subordinata al rispetto della salute, della dignità e dei diritti della persona. 
  • Divieto di controlli a distanza – Non è consentito utilizzare sistemi automatizzati per una sorveglianza invasiva dei lavoratori. 
  • Obbligo di informazione e consultazione – Prima di introdurre applicazioni che possano incidere sull’organizzazione o sulle condizioni di lavoro, il datore deve informare i lavoratori e consultare le rappresentanze sindacali. 
Altri contenuti rilevanti
Il disegno di legge richiama i principi di trasparenza, proporzionalità, non discriminazione, sicurezza e protezione dei dati già presenti nella normativa europea. Introduce il nuovo reato di illecita diffusione di contenuti generati o alterati con IA, punendo chi diffonde deepfake o altri materiali falsificati senza consenso. Con questo provvedimento l’Italia si dota di un primo quadro di regole nazionali che, in coerenza con il diritto dell’Unione, mira a garantire che l’uso dell’intelligenza artificiale sia sicuro, trasparente e rispettoso dei diritti fondamentali, in particolare nei settori più sensibili come la giustizia e il lavoro.
 
 

 
 




 
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